Proseguendo la passeggiata virtuale all'interno del salone di Ginevra, la vista viene sicuramente, attratta dallo stand Koenigsegg; la casa svedese presente una novità, che è più da salone militare che da salone delle auto; si perchè la Koenigsegg ha presentato a Ginevra la Agera in occasione dei 15 anni di attività. Si tratta di una ulteriore evoluzione della CCXR e pone nuovi limiti alle prestazioni offerte dalle biposto del costruttore nordico grazie all’ulteriore evoluzione del V8 4,7 sovralimentato, capace ora di 910 Cv e 1100 Nm di coppia: 1000 Nm sono disponibili continuativamente da 2680 a 6100 giri e devono spingere una massa a secco di soli 1290 kg. Tra le novità tecniche, da segnalare la rinnovata collaborazione con Michelin per lo sviluppo di pneumatici ad altissime prestazioni ed il nuovo impianto frenante con ABS regolabile, che può contare su dischi carboceramici da 392×36 anteriori e 380×24 posteriori. Nuovo anche il controllo di trazione regolabile e molto più veloce nel suo intervento sui pneumatici posteriori 335/30 20″. La Agera dichiara una velocità massima di oltre 390 km/h, raggiunge i 100 km/h in 3,1 secondi ed i 200 km/h in 8,9 secondi ed ha un consumo medio di 16 l/100 km. La nuova veste aerodinamica permette di contare su una spinta di 300 kg a 250 km/h e tutte le modifiche meccaniche hanno portato Koenisegg a dichiarare una accelerazione laterale di ben 1,6 g con pneumatici omologati per uso stradale. Anche negli interni la Agera propone nuove soluzioni rispetto al passato: la tecnologia Ghost Light ha permesso di realizzare un nuovo tipo di illuminazione che sembra trasparire dalla fibra di carbonio, mentre il cruscotto digitale completamente rivisto consente di selezionare le informazioni che il pilota desidera tenere di volta in volta sotto controllo.
La Koenigsegg ha rilasciato anche il primo video della Agera, auto che riduce veramente all'osso il margine tra missile terra-terra e auto (ecco perchè da salone militare), vi lascio quindi con il video di questo missile.
Salone di Ginevra 2010 part 2
Rimaniamo sempre in Italia per parlare della regina (di certo non eletta da me) del salone, l'Alfa Romeo Giulietta.
Con l'esordio al prossimo Salone di Ginevra dell'Alfa Giulietta si inaugura il ciclo di vita della nuova piattaforma "Compact", conosciuta fino ad oggi come C-Evo. Sulla nuova media del Biscione il compito è quello di raccogliere la pesante eredità di quella della 147 unanimemente riconosciuta per l'ottimo comportamento stradale. Rispetto alla precedente piattaforma "C" di Bravo e Delta, il Gruppo Fiat promette per la Giulietta rigidezza torsionale e una resistenza che mira a raggiungere le cinque stelle Euro NCAP, ma ancora più importante è che con la nuova piattaforma sia stato mantenuto un peso analogo a quello della precedente. I vantaggi principali secondo Fiat derivano dall'impiego più esteso di acciaio ad alta resistenza (in oltre il 90% della struttura) e materiali più leggeri in alcuni punti. In estrusi di alluminio imbullonati alla scocca sono ad esempio la traversa anteriore che collega i puntoni delle sospensioni e il nuovo elemento che forma il terzo attacco delle sospensioni anteriori, che hanno abbandonato lo schema a quadrilatero deformabile per adottare un più tradizionale McPherson con elementi anch'essi in alluminio. Ruote indipendenti anche al posteriore con un nuovo Multilink che grazie ai bracci in alluminio risparmia 10 kg su un tradizionale Multilink. Sono realizzati invece in un materiale termoplastico chiamato Xenoy le traverse di assorbimento dei paraurti anteriore e posteriore, rendendo così più leggera la struttura e più improbabile la sostituzione in caso di urto a basse velocità. Grazie a queste soluzioni sono stati risparmiati 8,5 kg sull’anteriore e 4 kg sul posteriore rispetto alle tradizionali strutture in acciaio. Anche alcuni componenti secondari della struttura sono stati riprogettati, ad esempio riducendo il peso dell'ossatura del divano posteriore e della traversa che sorregge la plancia con una traversa in lega di magnesio. Oltre alle caratteristiche condivise della piattaforma "Compact", la nuova Giulietta punterà sull'handling assicurato dal sistema di set up variabile Alfa DNA che sarà di serie su tutta la gamma, ma con una nuova funzionalità - attiva in modalità Dynamic del DNA - che offre al guidatore la massima prontezza in frenata attraverso il sistema VDC, l'ESP di Fiat. A questa dotazione si aggiunge il Dynamic Steering Torque (DST), la funzione che assicura al guidatore un feed-back sul volante aiutandolo nell’esecuzione corretta di una manovra critica ancor prima che l'ESP intervenga.
La natura sportiva della Giulietta potrà anche essere esaltata con le sospensioni più sportive offerte nel "Pack Sport", ma la possibilità di variare il passo garantita da alcuni lamierati del pavimento centrale e dai longheroni laterali del pianale rappresentano un vantaggio industriale notevole. Sulla stessa base potranno essere create vantaggiosamente vetture con passi e caratteristiche differenti, sia fra le torinesi che fra le "parenti americane" Chrysler.
Il prezzo della Giulietta? Beh AlfaRomeo ha diramato il listino prezzi ufficiale della nuova Giulietta. Si parte dai 20.300 euro della Giulietta 1.4 TB da 120 CV nell’allestimento Progression, mentre le versioni Distinctive costano tutte 1.700 euro in più. Invece, la versione equipaggiata con il motore 1.4 TB MultiAir da 170 CV costa 22.000 in allestimento Progression e 23.700 euro in allestimento Distinctive. Al top di gamma si pone l’Alfa Romeo Giulietta 1750 TBi Quadrifoglio da 235 CV, in vendita a 29.000 euro.
Beh che dire a voi la parola, sarà si o no la "regina" della stagione 2010-2011??? Di certo dovrà affrontare rivali veramente toste da scardinare ad iniziare da una "certa" Golf!!!
Con l'esordio al prossimo Salone di Ginevra dell'Alfa Giulietta si inaugura il ciclo di vita della nuova piattaforma "Compact", conosciuta fino ad oggi come C-Evo. Sulla nuova media del Biscione il compito è quello di raccogliere la pesante eredità di quella della 147 unanimemente riconosciuta per l'ottimo comportamento stradale. Rispetto alla precedente piattaforma "C" di Bravo e Delta, il Gruppo Fiat promette per la Giulietta rigidezza torsionale e una resistenza che mira a raggiungere le cinque stelle Euro NCAP, ma ancora più importante è che con la nuova piattaforma sia stato mantenuto un peso analogo a quello della precedente. I vantaggi principali secondo Fiat derivano dall'impiego più esteso di acciaio ad alta resistenza (in oltre il 90% della struttura) e materiali più leggeri in alcuni punti. In estrusi di alluminio imbullonati alla scocca sono ad esempio la traversa anteriore che collega i puntoni delle sospensioni e il nuovo elemento che forma il terzo attacco delle sospensioni anteriori, che hanno abbandonato lo schema a quadrilatero deformabile per adottare un più tradizionale McPherson con elementi anch'essi in alluminio. Ruote indipendenti anche al posteriore con un nuovo Multilink che grazie ai bracci in alluminio risparmia 10 kg su un tradizionale Multilink. Sono realizzati invece in un materiale termoplastico chiamato Xenoy le traverse di assorbimento dei paraurti anteriore e posteriore, rendendo così più leggera la struttura e più improbabile la sostituzione in caso di urto a basse velocità. Grazie a queste soluzioni sono stati risparmiati 8,5 kg sull’anteriore e 4 kg sul posteriore rispetto alle tradizionali strutture in acciaio. Anche alcuni componenti secondari della struttura sono stati riprogettati, ad esempio riducendo il peso dell'ossatura del divano posteriore e della traversa che sorregge la plancia con una traversa in lega di magnesio. Oltre alle caratteristiche condivise della piattaforma "Compact", la nuova Giulietta punterà sull'handling assicurato dal sistema di set up variabile Alfa DNA che sarà di serie su tutta la gamma, ma con una nuova funzionalità - attiva in modalità Dynamic del DNA - che offre al guidatore la massima prontezza in frenata attraverso il sistema VDC, l'ESP di Fiat. A questa dotazione si aggiunge il Dynamic Steering Torque (DST), la funzione che assicura al guidatore un feed-back sul volante aiutandolo nell’esecuzione corretta di una manovra critica ancor prima che l'ESP intervenga.
La natura sportiva della Giulietta potrà anche essere esaltata con le sospensioni più sportive offerte nel "Pack Sport", ma la possibilità di variare il passo garantita da alcuni lamierati del pavimento centrale e dai longheroni laterali del pianale rappresentano un vantaggio industriale notevole. Sulla stessa base potranno essere create vantaggiosamente vetture con passi e caratteristiche differenti, sia fra le torinesi che fra le "parenti americane" Chrysler.
Il prezzo della Giulietta? Beh AlfaRomeo ha diramato il listino prezzi ufficiale della nuova Giulietta. Si parte dai 20.300 euro della Giulietta 1.4 TB da 120 CV nell’allestimento Progression, mentre le versioni Distinctive costano tutte 1.700 euro in più. Invece, la versione equipaggiata con il motore 1.4 TB MultiAir da 170 CV costa 22.000 in allestimento Progression e 23.700 euro in allestimento Distinctive. Al top di gamma si pone l’Alfa Romeo Giulietta 1750 TBi Quadrifoglio da 235 CV, in vendita a 29.000 euro.
Beh che dire a voi la parola, sarà si o no la "regina" della stagione 2010-2011??? Di certo dovrà affrontare rivali veramente toste da scardinare ad iniziare da una "certa" Golf!!!
Salone di Ginevra 2010
Cari lettori, la prolungata assenza è dovuta a motivi di tempo tra lavoro e le mille cose da fare nella vita privata, ma ho avuto finalmente il tempo di tornare e pubblicare questa serie di articoli sul salone di Ginevra 2010.
A mio modesto parere non c'è modo migliore di iniziare, se non con la italiana per eccellenza, la Ferrari.
La 599 ibrida è il primo esempio concreto di quanto vedremo in futuro in questo particolare campo da parte del Cavallino: riduzione dell’impatto ambientale delle vetture tramite il ricorso all’ausilio elettrico, senza perdere di vista le priorità di casa, ossia le prestazioni e il piacere di guida.Il prototipo ha anche l’obiettivo di preparare Ferrari alle future normative sui limiti di emissioni di CO2, specialmente sul ciclo urbano, “che penalizza in particolar modo le sportive, tendenzialmente più efficienti agli alti regimi” come osservano da Maranello. Grazie all’esperienza maturata nelle competizioni, i tecnici Ferrari hanno sviluppato un ibrido molto leggero che non penalizza le doti dinamiche della berlinetta V12. Questo risultato è stato ottenuto installando tutte le componenti del sistema sotto al centro di gravità della vettura: le batterie agli ioni di litio ad esempio, sono piatte e collocate sotto il pavimento della vettura, all’interno
del fondo aerodinamico, collocazione che addirittura abbassa il baricentro rispetto alla 599 standard. La tecnologia derivata dalla Formula 1 è stata fondamentale anche per quanto riguarda lo sviluppo del motore elettrico, che viene utilizzato anche per la gestione della coppia, il controllo di trazione e la ripartizione della frenata. Il motore elettrico della Hy-Kers è un compatto trifase ad alto voltaggio da 40 kg di peso. A lui -e questa è una grande novità per la Fiorano- è accoppiato il nuovo cambio doppia frizione a 7 marce. Il motore elettrico eroga una non meglio precisata potenza di “oltre 100 CV”, centrando l’obiettivo di compensare “ogni chilogrammo di peso in più con l’aumento di almeno 1 CV”. Durante la fase di frenata inoltre, l’elettrico agisce da generatore, sfruttando l’energia cinetica per ricaricare le batterie. La gestione di questo cruciale compito è affidata ad una centralina elettronica dedicata, anch’essa di derivazione F1, che oltre a comandare il motore elettrico sovraintende all’alimentazione dei sistemi ausiliari (servosterzo, servofreno, aria condizionata e
sistemi di bordo). Last but not least, il motore elettrico contribuisce in maniera fondamentale ad abbattere del 35% le emissioni
di CO2 nel ciclo combinato. La seconda novità presentata a Ginevra sempre in tema di riduzione dell’impatto ambientale, è la California Stop & Start, che consuma ed emette il 6% in meno rispetto alla versione tradizionale, raggiungendo i 280 g/km di CO2. Il riavvio del motore di questa nuova variante del modello, avviene in soli 230 millisecondi.
fonte Autoblog.it
A mio modesto parere non c'è modo migliore di iniziare, se non con la italiana per eccellenza, la Ferrari.
La 599 ibrida è il primo esempio concreto di quanto vedremo in futuro in questo particolare campo da parte del Cavallino: riduzione dell’impatto ambientale delle vetture tramite il ricorso all’ausilio elettrico, senza perdere di vista le priorità di casa, ossia le prestazioni e il piacere di guida.Il prototipo ha anche l’obiettivo di preparare Ferrari alle future normative sui limiti di emissioni di CO2, specialmente sul ciclo urbano, “che penalizza in particolar modo le sportive, tendenzialmente più efficienti agli alti regimi” come osservano da Maranello. Grazie all’esperienza maturata nelle competizioni, i tecnici Ferrari hanno sviluppato un ibrido molto leggero che non penalizza le doti dinamiche della berlinetta V12. Questo risultato è stato ottenuto installando tutte le componenti del sistema sotto al centro di gravità della vettura: le batterie agli ioni di litio ad esempio, sono piatte e collocate sotto il pavimento della vettura, all’interno
del fondo aerodinamico, collocazione che addirittura abbassa il baricentro rispetto alla 599 standard. La tecnologia derivata dalla Formula 1 è stata fondamentale anche per quanto riguarda lo sviluppo del motore elettrico, che viene utilizzato anche per la gestione della coppia, il controllo di trazione e la ripartizione della frenata. Il motore elettrico della Hy-Kers è un compatto trifase ad alto voltaggio da 40 kg di peso. A lui -e questa è una grande novità per la Fiorano- è accoppiato il nuovo cambio doppia frizione a 7 marce. Il motore elettrico eroga una non meglio precisata potenza di “oltre 100 CV”, centrando l’obiettivo di compensare “ogni chilogrammo di peso in più con l’aumento di almeno 1 CV”. Durante la fase di frenata inoltre, l’elettrico agisce da generatore, sfruttando l’energia cinetica per ricaricare le batterie. La gestione di questo cruciale compito è affidata ad una centralina elettronica dedicata, anch’essa di derivazione F1, che oltre a comandare il motore elettrico sovraintende all’alimentazione dei sistemi ausiliari (servosterzo, servofreno, aria condizionata e
sistemi di bordo). Last but not least, il motore elettrico contribuisce in maniera fondamentale ad abbattere del 35% le emissioni
di CO2 nel ciclo combinato. La seconda novità presentata a Ginevra sempre in tema di riduzione dell’impatto ambientale, è la California Stop & Start, che consuma ed emette il 6% in meno rispetto alla versione tradizionale, raggiungendo i 280 g/km di CO2. Il riavvio del motore di questa nuova variante del modello, avviene in soli 230 millisecondi.
fonte Autoblog.it
SLS AMG
Questo video della Mercedes-Benz, a dir poco spettacolare, preannuncia quello che sarà il successo di quest'auto. Congratulazioni alla casa di Stoccarda.
Vi ricordo che il sound micidiale che si sente è il V8 6.2 by AMG che sprigiona 571 CV e ben 650nm.
Caratterizzata anteriormente dal lungo cofano incurvato, la Stella al centro e l'abbondanza di prese d'aria per l'ingresso e lo sfogo dei flussi contribuiscono a darle un'immagine di forza e carattere. Nella vista laterale si evidenziano linee tese, ruote grandissime (19” davanti, 20” dietro), cockipt compatto per ospitare solo due persone e volumi slanciati che ispirano prestazioni. Fiore all'occhiello del viaggio visivo sulle forme della nuova Mercedes-AMG sono le porte ad ali di gabbiano: hanno un'ampia apertura che consente, nonostante 45 cm di altezza tra superficie stradale e battitacco, agevole ingresso e uscita, permettono di parcheggiare anche in spazi angusti e, Telaio Spaceframe, schema Transaxle.
INTERNI: TRIPUDIO DI TECNOLOGIA, MA NON SOLO
Razionale, mai esagerato e con un elevatissimo livello di ergonomia, il posto di comando di una Mercedes-Benz brilla per la grande qualità di realizzazione. L'allestimento di serie comprende COMAND APS, tappetini con logo AMG, rivestimenti interni in pelle designo, sistema antifurto e allarme, freno di parcheggio elettrico, Headlamp Assist, KEYLESS-GO, PARKTRONIC, sensore pioggia, sedili sportivi riscaldabili, Pedaliera sportiva in acciaio inox spazzolato con borchie in gomma, sistema di controllo della velocità SPEEDTRONIC e THERMOTRONIC. I sedili sportivi rivestiti in pelle e riscaldabili hanno gli schienali realizzati in magnesio e, se integrati con il pacchetto Memory, offrono la regolazione completamente elettrica (anche per il piantone dello sterzo).
SPEEDSHIFT A 7 MARCE
Il comparto trasmissione è alloggiato nella parte posteriore secondo i dettami dello schema Transaxle: cambio e differenziale, uniti in un blocco unico, sono collegati al motore mediante un albero motore ultraleggero in fibra di carbonio, simile a quello della Classe C DTM (la ripartizione del peso tra avantreno e retrotreno è 47 / 53 %). Il cambio è, doppia frizione a sette marce AMG Speedshift DCT, è collegato al basamento del motore per mezzo di un "torque tube" (un albero di carbonio ruota allo stesso numero di giri del motore). Il guidatore ha a disposizione quattro diversi programmi di marcia: "C" (Efficienza Controllata), "S" (Sport), "S+" (Sport plus) o "M" (Manuale) oltre alla funzione race Start. Quando vengono azionati i programmi di marcia Sport, Sport plus e Manuale si attiva la funzione di doppietta automatica; tutti i programmi possono essere comodamente gestiti mediante il selettore presente nella AMG DRIVE UNIT. A garantire una trazione ottimale provvede il bloccaggio meccanico del differenziale, integrato nella compatta scatola del cambio.
EQUIPAGGIAMENTO DI SICUREZZA
Oltre agli otto airbag di serie, la SLS è dotata di ESP® a tre stadi che mette a disposizione del guidatore, semplicemente premendo un tasto, le tre modalità "ESP ON", "ESP SPORT" e "ESP OFF". Anche in modalità "ESP OFF" il semplice azionamento del pedale del freno permette di attivare le funzioni dell'ESP. Vi sono, ovviamente, ABS e Brake Assist.
Fonte: Omniauto.it
BUON 2010...(seconda parte)
...prosegue
Ma se a casa Audi si lavora, per guadagnarsi fette di mercato sempre più ampie, a Monaco la BMW lavora per rilanciare uno dei sui modelli più discussi, l'X-3. In passato sono state tante le critiche fatte alla casa di Monaco per questo SUV, ma nel 2010 sicuramente queste voci verranno messe a tacere. Rinnovato nelle linee, prenderà spunto dal fratello maggiore X-6, e nelle motorizzazioni, l'X-3 è pronto ad affrontare la sfida con l'Audi Q5. Le motorizzazioni, per quanto rinnovate, sono l'evoluzione delle attuali, quindi 2.0 litri turbo diesel da 177 cavalli, 2.0 litri biturbo diesel da 204 cavalli, il 3.0 litri turbo diesel da 245 cavalli e la versione biturbo da 299 cavalli; per i motori benzina avremo l'X3 2.5i da 231 cavalli aspirato e l'X3 3.0si con il 6 cilindri in linea biturbo da 306 cavalli. Ma l'anno per la BMW non finisce così, infatti sono previsti ritocchi alla serie 3 coupé e cabrio, non solo estetici ma anche ai motori, infatti anche qui debutterà il 3.0 litri 6 cilindri in linea biturbo benzina da 340 cavalli. A conclusione dell'anno 2010 la BMW rifarà il trucco anche all'X5. Quindi per BMW non un anno così pieno di novità se non per le motorizzazioni, anche se devo ricordare che l'auto su cui punta più la casa di Monaco è già stata lanciata, la nuova serie 1 con motorizzazioni 1.6 diesel e benzina, con i quali spera di accaparrarsi il mercato delle hatchback (a mio parere improbabile visto i costi di listino).
A questo punto rimaniamo ai confini della Germania, affacciandoci sul versante francese, dove il gruppo PSA ha in serbo un grande rilancio. Si sarà proprio Citroen a farlo; stiamo parlando della nuova C4,un'auto che ha avuto un discreto successo, sia in Italia che in Europa, e che Citroen pensa bene di poter riavere. La nuova C4 è stata definita un'auto rivoluzionaria, dalle linee decisamente diverse dalla precedente, linee sinuose ma audaci. Anche qui sarà proposto il frontale dalla calandra molto ampia, gruppi ottici allungati (ricordano molto il kinetic design Ford...chissà come mai) e la vista laterale con ampie curvature, quasi da sportiva. Fin qui diciamo che Citroen non offre novità, in quanto negli ultimi modelli proposti dalla casa francese, abbiamo notato finalmente un cambio generazionale del design; ma i motori? Nessuna novità a parte che saranno tutti euro 5. Ma Citroen ha per quest'anno in serbo un'auto tutta particolare, la Citroen C-Zero. Questa city-car, sorella di "sangue" della Peugeot i-On e della giapponese Mitsubishi i-MiEV, non sarà messa in vendita diretta al pubblico, ma bensì si parla di una sorta di leasing mensile, abbastanza costoso, visto l'elevato costo delle batterie che la muovono. Si, perché quest'auto è totalmente elettrica, spinta da un propulsore elettrico da 64 cavalli, alimentato da batterie agli ioni di litio. Insomma Citroen fa le prove generali per l'arrivo sul mercato di auto ad impatto zero.
Ma la lotta all'inquinamento ed alle emissioni zero, di certo non la fa solo Citroen; infatti qui in Italia qualcuno ci pensa, ma in modo diverso. Fiat ha infatti pensato ad un modo meno costoso, ma pur sempre valido; arriverà a Settembre, e si prospetta un boom, sto parlando del bicilindrico a benzina che FPT ha ideato per ridurre consumi ed emissioni. Uscirà con la baby della casa torinese, la 500, e lo troveremo in due versioni, un 900cc aspirato da 65 cavalli ed una versione turbo da 85 cavalli, entrambe equipaggiate dal sistema multi air. Questo motore ha sbalordito gli americani di Chrysler, il che mi fa pensare bene, e sarà il fiore all'occhiello della Fiat, in quanto, sostituirà tutti i quattro cilindri1.1 litri e 1.2 che montano Panda, Punto e naturalmente 500. Ma Fiat rilancerà due altri modelli, il Doblò in una nuova veste, e nuovi motori la Bravo. Quest'ultima conterà solo di un face lift e dell'introduzione del multi air sui motori benzina. La Bravo quindi avrà motori ancora più potenti ed efficienti. E se la Fiat, dovrà pensare a rialzare la Chrysler, negli Stati Uniti c'è chi già lo sta facendo. Sto parlando di Ford, che a Gennaio presenterà la nuova Ford Focus; una delle auto che hanno segnato l'Europa, con la quale Ford ha guadagnato tanti soldini, e che non sarà più dalla doppia anima, infatti, fino ad oggi sono esistiti due modelli Focus differenti, uno per il mercato europeo ed uno per il mercato americano. Questa differenza non ci sarà più, ed a parer mio è un'ottima idea, visto anche il successo della piccola (ma grande) Ford Fiesta. La nuova Focus oltre a contare su di un nuovo pianale, conterà anche su di un nuovissimo 1.2 litri turbo benzina ad iniezione diretta, con potenze dai 90 ai 110 cavalli, oltre al 1.6 litri da 130 e 180 cavalli. Per le motorizzazioni diesel abbiamo gli ormai collaudatissimi 1.6 e 2.0 litri da 90 e 130 cavalli. E Ford, continuerà ad economizzare tutto, in quanto come detto prima, il nuovo pianale sarà adottato non solo dalla Focus ma dalle nuove C-Max e Grand C-Max, tutte aggiornate all'ormai famoso kinetic design, e con motori leggermente rivisti.
MERCEDES
La casa di Stoccarda, famosa per la stella a tre punte, nel 2010 continuerà il lungo ringiovanimento del suo parco auto; il modello più atteso, e per me di grande classe, è la nuoca CLS. Dopo aver conquistato numerosi cuori, la CLS cambia in tutto. Sarà figlia della elegante classe E, e tra le tante innovazioni troviamo, direi finalmente, l'iniezione diretta. Si perché Mercedes si mette al passo con i tempi, introducendo sui suoi motori turbocompressi anche questa tecnologia; avremo a disposizione un V6 da 252 a 306 CV ed il famigerato V8 biturbo 4600cc da 435 CV e ben 700nm di coppia, oltre a quest'ultimo sarà disponibile anche il V8 biturbo 5.5l da 544 CV. Infine sarà disponibile anche la versione AMG con il famoso 6.3 litri da 525 CV e 630nm di coppia. Troverà spazio su questo modello anche una versione ibrida, data da un 3.5l V6 più un motore elettrico per un totale di 300 CV. Ma se questa macchina tanto attesa dal presidente Dieter Zetsche, con la quale spera di voltar pagina alla crisi, è attesa per Gennaio anche un modello a dir poco strabiliante. Sto parlando della classe E cabriolet, modello che manderà in pensione la CLK. Rimane ancorata al passato, sempre con eleganza, sfoggiando una capote di stoffa. Capote che però cela la tanta tecnologia che la classe E, in tutte le sue versioni, possiede. Qui troviamo un innovativo frangivento automatico (AIRCAP) utilizzabile premendo un semplice pulsante, che riduce le fastidiose turbolenze d'aria per tutti i passeggeri, del riscaldamento per la zona della nuca AIRSCARF ulteriormente perfezionato e della capote con isolamento acustico. Capote che si apre e si chiude in modo completamente automatico nell'arco di 20 secondi, anche in marcia fino ad una velocità di 40 km/h e che trova posto in un alloggiamento dietro la paratia posteriore. Un avvolgibile orientabile separa l'alloggiamento della capote dal vano bagagli; per poter chiudere il tetto questo elemento deve essere chiuso. Se la vettura rimane scoperta, è possibile far scorrere l'avvolgibile all'indietro. In questo modo, la capacità del bagagliaio aumenta di 90 litri a 390 litri. Ma la nuova Classe E Cabriolet è all'avanguardia anche in termini di motorizzazioni: i nuovi propulsori diesel e benzina ad iniezione diretta coniugano efficienza elevata ed eccellente erogazione della potenza. L'esemplare riduzione dei consumi di questo modello è stata ottenuta grazie ai nuovi motori e ad una serie di ulteriori accorgimenti. Tra questi vanno menzionati, ad esempio, la regolazione secondo necessità della pompa del servosterzo e di alimentazione del carburante, l'utilizzo di pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, il comando dell'alternatore in base alla situazione di marcia e alla tensione di bordo e, non ultimo, l'esemplare aerodinamica. In riassunto ecco le motorizzazioni disponibili: 220 CDI BE 170 CV, 250 CDI 204 CV, 350 CDI 231 CV, 200 CGI 184 CV, 250 CGI 204 CV, 350 CGI 292 CV, 500 388 CV. Buona scelta. Ma a Stoccarda non si accontentano mai, infatti questa estate sarà disponibile nei saloni Mercedes, la nuova e strabiliante classe S coupé, sostituisce la CL, e disporrà di interni a dir poco a "cinque stelle" e di motori mostruosi, come "l'alieno" V12 da 612 CV.
Ma torniamo a parlare di quelle che sono le auto che fanno il vero mercato, infatti parlare di auto con un V12 sotto il cofano può deviare il discorso che stiamo affrontando. Arriverà da noi a Marzo, è un mito fatto rinascere da BMW, e che devo dire coltiva bene; sto parlando di MINI, la piccola Inglesina che si presenta con un SUV compatto derivato sempre dallo stesso pianale. Un'auto che si presenta innovativa, ma anche molto poco utile. Quattro porte, e questa è una novità, quattro posti (sempre pochi) e quattro ruote motrici, e qui BMW ci ha messo lo zampino.
Ma sempre a Marzo si rifarà il look un'auto ormai "vecchiotta" la Nissan Micra. E' dal lontano 2003 che non si rifaceva il look, ed ora si rinnoverà in tutto e dappertutto. Presenterà forme meno sgargianti e strane, effetto dovuto al nuovo pianale progettato per essere più leggero ed affrontare bene le sfide dei mercati europei ed asiatici. Per l'aspetto tecnico niente di particolare da dire, motori sempre uguali tranne che sono omologati euro 5, e introduzione di motori a tre cilindri che abbattono i consumi, vedremo. Ma la casa nipponica, rifarà il look anche al "giovanotto" Qashqai; subirà un live restyling (dato che è sul mercato dal 2007) specialmente sul cofano dove sono state introdotte due "gobbe" che lo rendono più muscoloso. Anche i motori hanno ricevuto un aggiornamento, attesa la nuova versione del 1.5 da 115 CV, ed in alternativa il 2.0 da 150 CV diesel. I motori a benzina rimangono li stessi.
Continua...
SUPERCAR O AUTO ALIENE?
Audi RS5
L' Audi RS5 verrà presentata ufficialmente al prossimo Salone di Ginevra a Marzo 2010. Audi, per ridurre i consumi, utilizza la strategia del downsizing anche per i modelli ad alte prestazioni, infatti la RS5 non monterà il V10 5.0 litri twin turbo della RS6 ma il più piccoloV8 4.2 litri FSI della RS4, con una potenza aumentata a 450 CV (rispetto ai 420 della attuale RS4) , ma non si capisce bene se questa cavalleria sarà ottenuta tramite un semplice intervento di revisione e con l’aggiunta di un nuovo sistema di aspirazione all’attuale propulsore, oppure grazie all’ausilio di due piccole e prontissime turbine, scelta opportuna per evitare situazioni sgradevoli come quella dell'S5 battuta in pista dal 3.0 twin turbo BMW e comunque per rimanere in gara con la concorrenza. Queste ultime distinguerebbero il motore della RS5 non tanto per la potenza specifica (107cv/litro) quanto per la coppia massima che potrebbe salire al notevole valore di oltre 660nm pur mantenendo un motore ad alto regime di rotazione.
Il V8 dovrebbe essere abbinato ad un cambio a sei marce o in alternativa ad un cambio semi automatico doppia frizione S Tronic a sette marce, la speranza ovviamente va all'automatico doppia frizione. La trazione della nuova Audi RS5 dovrebbe essere integrale, con il sistema Audi quattro, Il frontale si presenta ornato con un aggressivo fascione nel quale spiccano due grosse bocche d’aerazione delimitate superiormente da uno spesso labbro a forma di “L” rovesciata.
Griglia a nido d’ape per distinguerla dalle versioni comuni, bombature in corrispondenza delle ruote, ovvero carreggiate allargate sulla linea tracciata dalla RS6 e dalla Avant., e cerchi della TT-RS. Guardando bene le immagini de posteriore notiamo due tubi di scarico ovali, oltre alla nuova sporgenza aerodinamica sul cofano (Active Aerodinamic) utile per stabilizzare la vettura alle alte velocità, una soluzione cara alla TT e alla R8 e sarà dotata di una nuova generazione di freni a disco potenziati. Il prezzo potrebbe essere elevato, in sintonia con quello attuale della RS4, per distanziarsi dal modello TT RS La nuova Audi RS5 sarà seguita da una versione Roadster RS5 il prossimo anno, completando così la famiglia A5 e probabilmente sostituendo le attuali generazioni di RS4, berlina e cabrio
Fonte Motoriblog.net
Bmw M3 2010
Come sappiamo la BMW Serie 3 subirà un facelift di mezza età di qui a breve, e come conseguenza a questo abbiamo anche la modifica della versione M Sport, ossia la BMW M3, che verrà leggermente cambiata rispetto al modello attuale.
Sono state pubblicate online nuove foto spia della M3 in versione 2010, dalle quali possiamo subito notare il nuovo disegno dei fari posteriori, dove per la prima volta vengono utilizzati fari a LED, un po’ come tutte le grandi case automobilistiche, si vocifera anche LED sulle carrozzine dei bambini a partire dal 2011.
Esternamente le modifiche sono veramente minime, tant’è che non se ne notano altre eclatanti, piuttosto sarà l’abitacolo a guadagnare da questo nuovo modello. Sarà inserito un nuovo sistema iDrive, che con quattro selettori ci permetterà di avere sempre a portata di mano le funzioni più usate sull’auto, quali per esempio lo stereo.
Sarà presente inoltre un nuovo schermo 8,8 pollici LCD abbinato all’hard disk opzionale da 80 GB ed al sistema di navigazione, forse in BMW hanno capito che devono rinnovare gli abitacoli? Certo per vederne uno in stile Nissan GT-R bisognerà attendere forse troppo.
I motori resteranno gli stessi che conosciamo, compreso il V8 4.0 da 420 CV, anche se si vocifera di una possibile introduzione del sistema Start & Stop, per permettere anche alle M3 di risparmiare sul carburante, ove possibile.
Apprezzabile la scelta in controtendenza di rimanere legati all'aspirato così gli amanti della serie M non si sentiranno presi in giro però il sistema Start & Stop fa davvero ridere! Che sia un modo per prepararci ad una futura M3 con un 6 cilindri!? O magari ibrida!?
La nuova BMW dovrebbe fare il suo debutto ufficiale in occasione del Salone di Detroit 2010, il prossimo gennaio
Fonte Motorlive.it
M3 GTS
A Monaco di Baviera, con ogni probabilità, le richieste per una nuova BMW M3 CSL devono essere state troppo insistenti. Del resto, i manager BMW non hanno di certo gradito l'impatto estetico e il valore tecnico di “pezzi” come la Porsche 997 GT3 RS o la Ferrari Scuderia. Anche per la serie 3 E92, insomma, si rendeva necessaria una versione “Super Sport”, come la l'analoga versione della famiglia E46, accreditata di un rapporto peso/potenza di appena 3,5 kg/CV.
L'ultima punta di diamante della berlina di Monaco (in questo caso sviluppata sulla versione con carrozzeria a due porte) si chiama M3 GTS. Il suo motore 8 cilindri a V è stato portato da 4 a 4,4 litri di cilindrata apportando così un guadagno di potenza pari a 36 CV aggiuntivi fissando così il nuovo picco a 450 CV. Questo propulsore si abbina al cambio a doppia frizione a sette marce M-DCT con logica modificata.
PRONTO PISTA
A partire dal progetto standard, che già ha beneficiato di alcune soluzioni presenti sulla “vecchia” M3 CSL, gli ingegneri BMW hanno eseguito un nuovo studio sulla M3 E92. Migliorato innanzitutto l'assetto con con nuove molle di colore giallo e la possibilità di regolazione della compressione e dell'escursione. L'impianto frenante è stato potenziato con generosi dischi morsi da pinze a 6 pompanti davanti e quattro dietro. La gommatura studiata specificamente per questo modello consta di coperture da 225/35 all'anteriore e 285/30 al retrotreno, montate su cerchi da 19”. Posteriormente, spicca il gigantesco alettone regolabile (al pari del nuovo labbro inferiore sul musetto) per ottimizzare l'aderenza, l'handlling e la risposta dinamica in curva.
Il peso complessivo della BMW M3 GTS è di 1.490 kg contro i 1.675 (versione con cambio semiautomatico) dell'M3 Coupé strettamente di serie.
NULLA DI SUPERFLUO, SOLO IL NECESSARIO
Nell'abitacolo mancano il climatizzatore, il sistema di navigazione satellitare, l'autoradio e i sedili posteriori (con quelli anteriori sostituiti da componenti a guscio). Sono stati aggiunti l'estintore, lo stacca batteria, il lunotto posteriore in plastica (tecnicamente si tratta di Macrolon) e una gabbia rollbar in corrispondenza del montante B. I materiali di rivestimento, naturalmente, sono stati semplificati per ottenere un ulteriore guadagno di chili. L'impianto di scarico, infine, è stato adeguato alla circostanza: nuovo silenziatore in titanio (più leggero) e nuovo sound con tonalità “extra-strong” per godere di nuove emozioni uditive al volante.
TRA I CORDOLI PER L'ESTATE 2010
In Germania la GTS sarà venduta a 115.000 euro (contro i 148.032 della 997 GT3 RS e i circa 200.000 che servono per acquistare una 430 Scuderia) tasse incluse. Le prime consegne partiranno dall'estate del 2010.
Non ci resta che attendere una maxi sfida in pista, i numeri sono da capogiro sicuramente con piccolo tocco da parte di Novitec con l'aggiunta magari di un paio di turbo vedremo questa lepre schizzare fuori dagli angoli!
Fonte Omniauto.it
Mercedes - Benz classe C63 AMG
Basta guardarla per capire tutto: bassa e larga, cofano motore con gli incisivi “powerdome”, cerchi enormi, passaruota muscolosi e nervature ovunque. Così si presenta la nuova Mercedes Classe C nelle versione più potente di sempre, la C63 AMG. Sotto il cofano il V8 da 6,3 litri sviluppato dal reparto più sportivo della Casa di Stoccarda, l'AMG, che eroga ben 457 CV a 6.800 giri/min. Con questi valori di potenza, C 63 AMG si avvicina notevolmente alla Classe C AMG da competizione del DTM da 470 CV. Il rapporto peso/potenza si aggira su un valore di 3,6 kg/CV. Coppia devastante: picco massimo di 600 Nm a 5.000 giri/min e da 2.000 a 6.250 giri sempre superiore a 500 Nm.
Il propulsore V8 presentato nel 2005 e adottato da numerose vetture ad alte prestazioni AMG, vanta diverse tecnologie ereditate dal Motorsport. La disposizione verticale dei condotti di aspirazione e di scarico, insieme al collettore a geometria variabile in magnesio con due farfalle integrate, assicura sempre un perfetto riempimento degli otto cilindri. La fasatura variabile degli alberi a camme, la tecnica delle quattro valvole con punterie a tazza, il basamento particolarmente robusto con struttura "closed-deck" e le camicie dei cilindri con l'innovativo e rivoluzionario rivestimento in LDS sono ulteriori caratteristiche distintive del propulsore.
CHE MUSICA...
Il suo sound è messo a punto da AMG attraverso un’intensiva serie di test, questo otto cilindri made in Affalterbach offre l’inconfondibile piacere di un V8 aspirato ad alte pre-stazioni ad ogni regime. Per garantire una contropressione di scarico estremamente ridotta, l’impianto di scarico sportivo AMG, con doppi condotti su tutta la lunghezza e due doppi terminali cromati ovali, dispone di tubazioni di ampio diametro. L’efficiente tecnica dei catalizzatori garantisce un’ottimale depurazione dei gas di scarico. Il consumo totale di carburante di C 63 AMG secondo la normativa CE corrisponde a 13,4 l/ 100 km con e-missioni di CO2 pari a 319 g/km (station-wagon 13,7 l/100 km e 326 g/km CO2). La sorprendente agilità e la brillante risposta all’acceleratore derivano anche dal controllo elettronico dell’alimentazione di carburante, dotato di componenti di nuova concezione, che funziona con una pressione di sistema regolata in base alla necessità tra i 3,8 ed i 5,0 bar. L’adeguamento e l’istantanea regolazione della pressione del carburante avviene in base alla potenza richiesta ed alla temperatura esterna, attraverso l’elettronica del motore che traduce in parametri i comandi del pedale dell’acceleratore entro pochi millesimi di secondo. Questo sistema di regolazione garantisce risposte rapide ed un temperamento sportivo del motore in tutte le condizioni di carico ed a qualsiasi regime.
RESISTENZA OTTIMALE
Per garantire una resistenza ottimale alle sollecitazioni, C 63 AMG dispone di un sistema di raffreddamento ad acqua particolarmente efficiente, di un radiatore olio motore e del cambio rinforzato. Dietro le grandi feritoie di ven-tilazione della grembialatura frontale AMG, i radiatori garantiscono tempera-ture di esercizio sempre contenute, anche nelle condizioni più estreme come, ad esempio, in pista.
5? NO 6? NO...7 SI
Il cambio AMG Speedshift Plus 7G-Tronic rappresenta il perfetto complemento all’eccezionale potenza del propulsore ad otto cilindri. Grazie ai comandi al volante AMG in alluminio e tre programmi di marcia, il cambio automatico a sette marce consente uno stile di guida estremamente sportivo o più orientato al comfort. Selezionabili tramite un apposito pulsante sulla consolle centrale, i programmi “S” (Sport), ”C” (Comfort) e “M” (Manuale) offrono differenti caratteristiche di innesto e velocità: ad esempio, in modalità “S”, i processi di innesto risultano più veloci del 30% circa rispetto alla modalità “C”, e nel programma di marcia “M” addirittura del 50%. Per attivare il programma d’innesto desiderato è sufficiente premere un pulsante. La nuova C 63 AMG è la prima vettura AMG in assoluto a disporre della nuova funzione di “doppietta automatica” in fase di scalata. Si tratta di una funzione che rende la guida ancora più appassionante e che, grazie alla scalata priva di sollecitazioni, comporta anche una riduzione delle reazioni alle variazioni di carico, la quale a sua volta si riflette in modo estremamente positivo in pista, quando si frena prima di affrontare una curva.
...non solo ESP
La nuova C63 AMG è stata equipaggiata con i cerchi in lega AMG da 18 pollici a cinque razze. I cerchi da 8,0 x 18” e 9,0 x 18”, verniciati in color titanio e torniti a specchio, sono abbinati a pneumatici maggiorati da 235/40 R 18 (anteriori) e 255/35 R 18 (posteriori). Per chi desidera un ulteriore incremento della dinamica di marcia, a richiesta sono disponibili anche i cerchi in lega AMG da 19 pollici con design multirazze verniciati in grigio titanio e torniti a specchio. Sull’avantreno, i cerchi da 8,0 x 19“ adottano pneumatici da 235/35 all’anteriore e da 9,0 x 19“ e 255/30 R 19 al retrotreno. Dietro le razze si intravedono i dischi dei freni autoventilanti e forati su tutte le ruote. L’asse anteriore adotta dischi da 360 x 36 millimetri con pinze fisse a sei pistoncini, mentre sul retrotreno sono montati dischi da 330 x 26 millimetri con pinze fisse a quattro pistoncini. L’impianto frenante ad alte prestazioni AMG si distingue per un perfetto dosaggio dei freni, spazi di arresto brevi e una notevole resistenza alle sollecitazioni. C 63 AMG è il primo modello AMG a disporre del nuovo ESP a 3 stadi con funzione Sport, un sistema elettronico di controllo della stabilità configurato ad hoc per l’elevata dinamica di marcia della vettura. Questo sistema offre tre diverse modalità di regolazione e rappresenta la logica evoluzione della filosofia AMG in materia di ESP. Tramite il pulsante ESP sulla consolle centrale, il guidatore può scegliere tra le impostazioni “ESP ON”, “ESP SPORT” ed “ESP OFF”; la modalità attualmente impostata appare visualizzata sul display centrale del quadro strumenti AMG. Nella modalità “ESP ON”, in condizioni di marcia instabili, il sistema interviene frenando una o più ruote oppure diminuendo la coppia erogata dal motore. Premendo lievemente il tasto ESP, si attiva il programma “ESP SPORT”. In questa modalità, l’adozione di una serie di interventi sovrasterzanti o sottosterzanti, abbinati a contemporanei adeguamenti della coppia del motore, consente di ottenere una dinamica di marcia più elevata, come ad esempio un angolo di deriva corrispondente, offrendo così al guidatore di C 63 AMG un piacere di guida notevolmente maggiore. Quando si preme il pedale del freno, l’ESP torna ad essere completamente disponibile in tutte le sue funzioni. Una pressione più prolungata sul tasto ESP attiva la modalità “ESP OFF”. In questo caso il sistema non interviene più sulla dinamica di marcia, astenendosi generalmente dal ridurre la coppia del motore e aumentando così ulteriormente il piacere di guida.
E SE NON VI BASTASSE ARRIVA LA VERSIONE PERFORMANCE
C 63 AMG è disponibile a richiesta anche in versione Performance AMG che comprende il ifferenziale autobloccante sull’asse posteriore, un assetto ancora più sportivo, impiantro frenante con dischi in materiali compositi, volante AMG Performance in pelle Nappa ed Alcantara, cerchi in lega AMG da 19 pollici. In più gli inserti in carbonio AMG sostituiscono le modanature in alluminio e con-feriscono agli interni l’atmosfera funzionale di una vettura da competizione.
Fonte: motorsport.it
BMW Serie 1: arriva la versione M da 350 CV
BMW ha confermato lo sviluppo della Serie 1 in versione M che sarà equipaggiata con il propulsore 3.0 Twin Turbo a 6 cilindri - lo stesso della 535i GT - con potenza incrementata a 350 CV. La vettura arriverà sul mercato verso la metà del 2011 e sarà disponibile solo nella variante Coupé a due porte, con un prezzo di listino che si aggirerà sui 45.000 euro, rappresentando così il modello d’accesso della gamma Motorsport. Come riporta Autocar, la Casa bavarese ha deciso di produrre la Serie 1 in versione M dopo aver riscontrato che l’auto è attesa da molti estimatori del brand.
Inoltre, come spiegato da Kay Segler, capo della divisione M di BMW, la nascita della versione sportiva della Serie 1 è stata resa possibile grazie soprattutto “ai nostri processi di produzione modulari in vigore, si possono realizzare auto ad alte prestazioni che i clienti non solo sogneranno, ma potranno anche acquistare”. La vettura adotterà alcune soluzioni già viste sulla concept Serie 1 tii, esposta all’edizione 2007 del Salone di Tokyo. Invece, la produzione verrà affidata all’impianto di Lipsia.
Per quanto riguarda le prestazioni, la Serie 1 in versione M avrà una coppia massima di 420 Nm, mentre l’accelerazione da 0 a 100 sarà coperta in circa 5,5 secondi. Inoltre, il peso della vettura dovrebbe essere contenuto sotto i 1500 kg. Dal punto di vista tecnolgico, la coupé compatta bavarese sarà dotata di cambio sequenziale a 6 rapporti e doppia frizione, differenziale M a controllo elettronico e dei sistemi previsti sulle versioni EfficientDynamics, come Start&Stop e il rigeneratore dell’energia dissipata in frenata.
La BMW Serie 1 in versione M avrà un comportamento stradale ancor più sportivo della 135i Coupé, grazie soprattutto all’assetto con ammortizzatori regolabili e ai cerchi in lega da 18 pollici. La versione M sarà riconoscibile per le tipiche caratterizzazioni estetiche delle vetture Motorsport, come gli spoiler anteriore e posteriore, i passaruota maggiorati e il doppio scarico cromato a quattro uscite.
Più che sugli aspetti tecnici, in BMW dovranno lavorare sul nome da dare alla versione M della Serie 1 Coupé. Si è ipotizzato l’utilizzo della inedita sigla M135i, ma i vertici della Casa bavarese sarebbero orientati verso la denominazione M1, anche se già utilizzata in passato per l’omonima supercar, ovvero il primo modello sviluppato dall’allora neonata divisione Motorsport.
Fonte: Autoblog.it