Salone di Ginevra 2010

Cari lettori, la prolungata assenza è dovuta a motivi di tempo tra lavoro e le mille cose da fare nella vita privata, ma ho avuto finalmente il tempo di tornare e pubblicare questa serie di articoli sul salone di Ginevra 2010.
A mio modesto parere non c'è modo migliore di iniziare, se non con la italiana per eccellenza, la Ferrari.



La 599 ibrida è il primo esempio concreto di quanto vedremo in futuro in questo particolare campo da parte del Cavallino: riduzione dell’impatto ambientale delle vetture tramite il ricorso all’ausilio elettrico, senza perdere di vista le priorità di casa, ossia le prestazioni e il piacere di guida.Il prototipo ha anche l’obiettivo di preparare Ferrari alle future normative sui limiti di emissioni di CO2, specialmente sul ciclo urbano, “che penalizza in particolar modo le sportive, tendenzialmente più efficienti agli alti regimi” come osservano da Maranello. Grazie all’esperienza maturata nelle competizioni, i tecnici Ferrari hanno sviluppato un ibrido molto leggero che non penalizza le doti dinamiche della berlinetta V12. Questo risultato è stato ottenuto installando tutte le componenti del sistema sotto al centro di gravità della vettura: le batterie agli ioni di litio ad esempio, sono piatte e collocate sotto il pavimento della vettura, all’interno
del fondo aerodinamico, collocazione che addirittura abbassa il baricentro rispetto alla 599 standard. La tecnologia derivata dalla Formula 1 è stata fondamentale anche per quanto riguarda lo sviluppo del motore elettrico, che viene utilizzato anche per la gestione della coppia, il controllo di trazione e la ripartizione della frenata. Il motore elettrico della Hy-Kers è un compatto trifase ad alto voltaggio da 40 kg di peso. A lui -e questa è una grande novità per la Fiorano- è accoppiato il nuovo cambio doppia frizione a 7 marce. Il motore elettrico eroga una non meglio precisata potenza di “oltre 100 CV”, centrando l’obiettivo di compensare “ogni chilogrammo di peso in più con l’aumento di almeno 1 CV”. Durante la fase di frenata inoltre, l’elettrico agisce da generatore, sfruttando l’energia cinetica per ricaricare le batterie. La gestione di questo cruciale compito è affidata ad una centralina elettronica dedicata, anch’essa di derivazione F1, che oltre a comandare il motore elettrico sovraintende all’alimentazione dei sistemi ausiliari (servosterzo, servofreno, aria condizionata e
sistemi di bordo). Last but not least, il motore elettrico contribuisce in maniera fondamentale ad abbattere del 35% le emissioni
di CO2 nel ciclo combinato. La seconda novità presentata a Ginevra sempre in tema di riduzione dell’impatto ambientale, è la California Stop & Start, che consuma ed emette il 6% in meno rispetto alla versione tradizionale, raggiungendo i 280 g/km di CO2. Il riavvio del motore di questa nuova variante del modello, avviene in soli 230 millisecondi.

fonte Autoblog.it

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